#salvaiciclisti pavia

Pavia a misura di bicicletta
bicicletta partigiana anpi

Pedalando verso il 25 aprile

“A decorrere dal 26 aprile 1944 è fatto divieto assoluto di circolare con le biciclette anche portate a mano entro il perimetro della città.
Coloro i quali abitano entro il perimetro sopra descritto e, che per ragioni di lavoro , debbono spostarsi con la bicicletta dal luogo del divieto alla periferia e poi far ritorno al centro , dovranno essere muniti di uno speciale dichiarazione della ditta dove lavorano, vidimata dalla questura di Bologna, ma per tutto il perimetro e le strade di divieto dovranno portare la bicicletta a mano con le gomme delle ruote sgonfie, con la catena staccata dalla moltiplica e dal rocchetto”.

Bandi come questi comparvero a breve in tutta Italia: il primo a Bologna e poi via via nelle principali città dove la bicicletta sembrava essere diventata uno strumento di resistenza.
Se durante il fascismo, dunque, la bicicletta era vista come un mezzo di resistenza civile, ai giorni nostri possiamo ben dire che l’uso della medesima diventa una affermazione di rifiuto radicale ad un certo tipo di società ”civile”.
pedalando vogliamo rendere omaggio alla bicicletta e alle staffette partigiane che con questo mezzo di trasporto hanno dato un contributo fondamentale alla Resistenza.

Pedalando rifiutiamo di partecipare alla degradazione della società che a causa della sua insaziabile fame di energia condanna alla schiavitù i suoi membri .

Pedalando rifiutiamo di pagare gli altissimi costi di un sistema pubblico costruito attorno all’auto privata, rifiutiamo il marketing delle multinazionali, che di certo non pensano ad una informazione corretta nè tanto meno alla salvaguardia dell’ambiente e del pianeta.

Pedalando rifiutiamo in maniera autonoma e personale di essere partecipi della distruzione delle città.

Pedalando gridiamo il nostro volere una mobilità a misura di donna, bambino, uomo per una società migliore.

Ecco il significato di iniziare un percorso che va verso il 25 aprile, anniversario della Liberazione, pensando a chi ci ha donato la liberta spesso perdendo la propria.
Ecco perché rendere omaggio ad alcune lapidi di antifascisti in questa nostra città. Quanto al mezzo che abbiamo scelto per spostarci dall’una all’altra lapide, la bicicletta, ci è parso quello migliore per riaffermare la volontà di una mobilità nuova e sostenibile: la bicicletta è un mezzo veloce per spostarsi, un mezzo per socializzare ma anche per resistere contro i principi di una società dove la velocità degli spostamenti prevale sul benessere e sul risparmio.

ANPI CENTRO PAVIA

La sede pavese dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia pavese aderisce alla campagna #salvaiciclisti ed organizza un evento in bicicletta per ricordare gli uomini e le donne che hanno lottato ed hanno sofferto per resistere contro l’occupazione nazifascista, ma anche per ricordare tutti coloro i quali, ogni giorno,  resistono contro un modello di società che ci vuole chiusi nelle auto in mezzo al traffico, chiusi in casa a guardare la televisione, chiusi nei centri commerciali a fare acquisti.
Ah, giusto per evitare polemiche inutili e sterili: i valori della Resistenza sono comuni a tutti quelli che vivono in questo Paese, non appartengono a nessun colore politico, per cui noi aderiamo e partecipiamo a questa evento consci di mantenere la neutralità e l’imparzialità che contraddistinguono il nostro movimento e la nostra azione.
Vi invitiamo a partecipare numerosi; ci vediamo il 13 aprile alle ore 14.30 in Bike Square (Piazza Leonardo da Vinci).

Per maggiori informazioni:

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